La non-monetary compensation è la retribuzione del nuovo millennio?
- Posted by Matteo Milanesi
- On 26 Gennaio 2021
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Sempre più aziende offrono ai propri dipendenti benefit in sostituzione di una parte del proprio salario, ma è davvero una strategia di employee engagement vincente?
Il benessere dei lavoratori e il loro coinvolgimento nei confronti dell’azienda vanno di pari passo, difficilmente ci sarà uno senza l’altro. Quando ci si sente soddisfatti del proprio lavoro, la salute, sia fisica che mentale, ne trae un enorme beneficio.
Il successo di un’azienda è dato anche dal grado di benessere, soddisfazione e coinvolgimento dei suoi dipendenti: i dipendenti si sentono più coinvolti quando l’ambiente di lavoro somiglia più ad una comunità che ad un’industria. Per esempio adottare un piano di wellness aziendale, e promuovere delle iniziative correlate, aiuta ad incoraggiare e a stimolare il senso di comunità e condivisione attraverso sfide, attività e lo sviluppo di sane abitudini sul posto di lavoro.
Ancor prima di tutto, però, è dimostrare ai propri dipendenti che si ha a cuore ciò che per loro è importante. Come? Per esempio praticando l’arte di ascoltare i propri lavoratori, frequentemente, in occasioni formali ma anche informali, costruire un dialogo continuo, condividere prospettive e idee costruendo la base di una cultura di collaborazione.
Un ambiente di questo tipo è un ambiente orientato al successo. Bisogna fare del benessere dei dipendenti una priorità, perché non serve la scienza per sapere che il lavoro porta via molte energie, sia fisiche che mentali, da una persona.
I lavoratori sono sempre più consapevoli che gli ambienti di lavoro non sono salutari: si passano molte ore alla scrivania, davanti ad un computer, in ambienti chiusi, la competitività è alta, le ore di lavoro sono molte, il tempo da dedicare a sé stessi è sempre meno e raramente di qualità. I lavoratori richiedono maggiore attenzione da parte del datore di lavoro alla propria salute psico-fisica: diverse ricerche, tra cui spicca quella svolta dalla Bank of America, evidenziano come ormai il salario costituisca solo il 68% della retribuzione che i lavoratori ricevono per il lavoro svolto. La c.d. non-monetary compensation è una forma retributiva che si affianca a quella classica – monetaria, appunto – sempre più diffusa nelle aziende, in risposta ad una forza lavoro in mutamento, con desideri e aspettative nuove e diverse rispetto alle generazioni che l’hanno preceduta. Definibile come qualsiasi compenso corrisposto al lavoratore in forma non monetaria questo tipo di retribuzione può comprendere ogni genere di benefit, agevolazione o premio.
Restando in tema di benessere dei lavoratori, per esempio si può pensare di offrire loro la possibilità di frequentare percorsi formativi per acquisire l’abitudine ad alimentarsi in maniera salutare oppure sulla gestione del tempo e dello stress con la possibilità di fissare incontri one-to-one con esperti del settore, come psicologi del lavoro o nutrizionisti.
Anche il fumo e l’uso di droghe sono, purtroppo, pratiche sempre più diffuse: offrire ai propri dipendi la possibilità di frequentare percorsi guidati per uscire dalla dipendenza o per imparare a stare vicino ad una persona con una dipendenza, che sia un collega, un familiare, un amico. Potrebbe essere molto utile anche per chi è genitore, per imparare a riconoscere i segnali di eventuali dipendenze nei propri figli specialmente adolescenti, sempre più esposti al rischio.
Altri esempi di non-monetary benefit possono essere giorni di riposo extra da poter passare con la propria famiglia o dedicarsi a sé stessi, organizzare momenti di condivisione tra il personale – magari guidati da un esperto – per confrontarsi su problematiche, difficoltà ed eventuali soluzioni.
Ricompensare i propri dipendenti per il lavoro svolto tramite la non-monetary compensation può risultare, alla lunga, meno dispendioso rispetto ad un amento salariale. Si tratta quindi di un campo ricco di opportunità e tutto da esplorare nonché un elemento fondamentale per migliorare la percezione che hanno dell’ambiente di lavoro, i lavoratori migliorando così l’employee engagement.