Il sistema di gestione esonero da responsabilità
- Posted by Matteo Milanesi
- On 23 Gennaio 2021
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Quali sono le prescrizioni principali della norma e perché adottare un modello di organizzazione, gestione e controllo potrebbe essere vantaggioso per l’azienda?
In vigore da quasi un ventennio ormai, il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto la responsabilità amministrativa dell’ente per i reati commessi da amministratori o dipendenti da cui l’azienda abbia tratto un vantaggio. Allo stesso modo è stato previsto l’esonero da responsabilità nel caso in cui la società si fosse preventivamente dotata di modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati della fattispecie di quello verificatosi (art. 6 D. Lgs. 231/01).
Non è quindi un obbligo dotarsi di un sistema di gestione, ma è certamente raccomandabile per diverse ragioni. Recentemente è stata però avanzata una proposta per rendere obbligatoria l’adozione del modello di gestione 231: il disegno di legge è attualmente ancora fermo al vaglio del Senato ma, se approvato, potrebbe rendere indispensabile per le Srl, SpA, SApA, Soc. Cooperative e consortili che superino un certo attivo patrimoniale, l’adozione di un modello di gestione e la nomina di un organismo di vigilanza, pena sanzioni amministrative piuttosto elevate.
I vantaggi di un sistema di gestione
Il primo e scontato vantaggio dato dall’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (M.O.G.C.) è l’esclusione da responsabilità in caso di illecito commesso da amministratori o dipendenti della società dal quale abbia tratto un vantaggio anche l’ente stesso. Nel caso in cui il modello venga adottato a procedimento già avviato, è possibile mitigare le conseguenze sanzionatorie.
Le sanzioni previste dal decreto sono sanzioni pecuniarie e interdittive; è prevista in alcuni casi la confisca dei beni e la pubblicazione della sentenza.
Pertanto è immediato come la mancata adozione di un sistema di gestione possa portare ad un ingente ed immediato dispendio di risorse finanziarie e/o ad un mancato guadagno sul lungo periodo, conseguente alle occasioni perdute in ragione del danno all’immagine che un procedimento penale a carico dell’azienda può comportare.
La Pubblica Amministrazione richiede poi l’adozione di un sistema di gestione e controllo tra i requisiti fondamentali per partecipare a determinati bandi di gara e numerose grandi aziende internazionali vedono nelle aziende dotate di MOGC un partner più affidabile, creando così vantaggio competitivo a favore di chi ne è provvisto. Di nuovo, è evidente che la mancanza di un sistema di gestione può portare ad una perdita di occasioni, di possibilità di crescita e di guadagno.
Una adeguata compliance 231 aiuta inoltre a diffondere una cultura della responsabilità e della prevenzione all’interno dell’azienda, permettendo anche ai soggetti apicali di tutelarsi da comportamenti illeciti posti in essere dai dipendenti. Inoltre consente di identificare i rischi cui l’azienda è sottoposta e progettare un sistema di controllo adatto alle sue specifiche esigenze.
L’adozione di un adeguato sistema di gestione permette inoltre di monitorare costantemente l’andamento dell’attività aziendale, fungendo così da indicatore dello stato dell’organizzazione e aprendo la via al miglioramento costante. Permette inoltre di coordinare le attività delle diverse aree dell’azienda, di definire gli obiettivi e di supportare le decisioni aziendali.
Il sistema di gestione
Ma come dotarsi di un sistema di gestione? L’art. 6 del D.Lgs. 231/01 elenca i requisiti che questo sistema deve soddisfare, ma senza indicare i mezzi; possiamo però ricostruire le diverse fasi che portano alla creazione del modello che brevemente possono essere indicate come segue:
- analisi dell’azienda nel suo complesso: organigramma, struttura, procedure operative, bilanci, ecc.;
- individuazione delle attività nel cui ambito possono essere commessi reati e quali, in relazione al Decreto 231;
- confronto tra modello – eventualmente – esistente e il modello astratto previsto dalla normativa;
- redazione del Modello e approvazione;
- nomina dell’Organismo di Vigilanza;
- comunicazione e formazione dei dipendenti.
Il modello deve essere estremamente calato nella realtà alla quale si riferisce, non è possibile pertanto rifarsi ad un generico schema, ed inoltre va costantemente aggiornato parallelamente all’aggiornamento della normativa, all’assetto organizzativo dell’azienda e ad eventuali violazioni del modello stesso che venissero accertate.
Pertanto per predisporre un modello efficace e beneficiare dei vantaggi di cui abbiamo parlato precedentemente, sarà necessario disporre di competenze multidisciplinari: normative ma anche tecniche, conoscere le esigenze aziendali e le sue falle.
È inoltre onere del datore di lavoro e dei dirigenti procedere a verifiche periodiche al fine di valutare il grado di applicazione, di efficienza e di efficacia dei processi aziendali e di conseguenza di riflettere sull’idoneità delle misure adottate per il raggiungimento degli obiettivi individuati.
Il modello non è fatto però solo ed esclusivamente da competenze tecniche e predisposizione di piani di azione, ma è composto anche da persone, dalla condivisione degli obiettivi, dalla motivazione del personale e dallo sviluppo di relazioni fiduciarie così che una buona organizzazione possa tradursi non solo in benessere organizzativo, ma anche in un incremento della competitività aziendale.