Ogni anno 420.000 persone muoiono a causa di alimenti contaminati
- Posted by Matteo Milanesi
- On 26 Gennaio 2021
- 0 Comments
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e di altri istituti di ricerca dimostrano come la sicurezza igienico-alimentare di ciò che mangiamo sia più che mai un fattore nel quale vale la pena investire.
I dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla sicurezza alimentare indicano che ogni anno 420.000 persone muoiono a causa di alimenti contaminati.
Da un sondaggio curato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare emerge che due europei su cinque si interessano attivamente alla sicurezza degli alimenti e che uno su cinque la identifica come criterio principale nella scelta del cibo.
L’Istituto Superiore di Sanità, in una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata Mondiale della sicurezza degli alimenti tenutasi lo scorso 7 giugno, ci ricorda che garantire la salubrità degli alimenti significa proteggere la salute di tutti, ma anche contribuire efficacemente alla prosperità economica e allo sviluppo della società umana.
Acqua in bottiglia non filtrata, mozzarelle blu, cibi dalla provenienza contraffatta, corpi estranei trovati all’interno di pietanze servite nei ristoranti, scandali relativi alle scarse condizioni igieniche delle cucine dei locali pubblici, ormai il consumatore è fin troppo abituato a non fidarsi dell’apparenza, a dubitare della qualità di ciò che gli viene servito.
Un’indagine svolta da Doxa, importante azienda italiana di ricerche di mercato, svela che sei italiani su dieci associano il binomio igiene-salute alla cura e sicurezza degli ambienti e degli alimenti.
I ristoranti vengono normalmente considerati zona sicura, ma possono diventare zona rossa perché sono ambienti dove, dichiarano gli intervistati, è capitato spesso di imbattersi in insetti e infestanti di varia natura, infettanti che sono in grado di contaminare il cibo e di recare gravi danni alla salute dei clienti e gravare sulle attività commerciali.
È stato calcolato che, negli Stati Uniti, l’impatto degli alimenti non sicuri costa ogni anno tra i 52 e i 78 miliardi di dollari in perdita di produttività.
Come si può evincere dai dati riportati, il rispetto delle regole in materia igienico-sanitaria per gli Operatori del Sistema Alimentare è di fondamentale importanza non solo e non tanto per evitare di incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa, ma anche e soprattutto perché un danno all’immagine dell’azienda, la perdita di fiducia dei consumatori sempre più attenti alla qualità e provenienza di ciò che mangiano, può creare sul lungo periodo perdite ben più grandi.
Vale la pena allora investire in un buon piano di autocontrollo HACCP, nella predisposizione di procedure che possano assicurare la qualità igienico-sanitaria di ciò che vendiamo, nella scelta di fornitori che abbiano lo stesso interesse per la cura del prodotto e la tutela del consumatore finale perché, e questo è certo, è un investimento che non potrà che portare maggior valore alla nostra attività e al benessere collettivo.